Sono in un cattivo stato

Un mio amico mi diceva: non vorrei mai che la droga fosse legalizzata o fosse distribuita dallo stato! E’ immorale: me la aumenterebbero ad ogni finanziaria, ad ogni manovra o manovrina per risanare il debito. Mi fido molto di più della malavita: ha un codice etico superiore alla nostra classe dirigente…

Io invece, caro Stato, sono sempre stato un tuo fidato e affezionato cliente. Cliente sì, sono un onesto cliente italiano … perché in Italia da sempre si ragiona in termini di clientela … E’ inutile che ce la raccontiamo: anche la politica, no?,  funziona per clientele e l’intera gestione dello Stato è basata sui clienti. Io – appunto – sono un affezionato cliente.

Per esempio fumo da sempre.

Ecco: tu Stato mandi in fumo delle ricchezze, mi aumenti le sigarette e col mio fumo io ripago tutto… La mia è un’opera meritoria! In un primo tempo avevo preso abbastanza male quelle scritte che tu, che produci e vendi le sigarette, mi avevi messo sui pacchetti: “Il fumo provoca il cancro”. Non è una cosa carina…  Poi è arrivato quel presidente del consiglio – ti ricordi? – a dire “entro tre anni sconfiggeremo il cancro”. Bene, mi sono detto: loro provocano il problema, loro lo risolvono… Alla fine  però  quel presidente lì me l’avete mandato via che ce l’aveva quasi fatta ormai…cribbio! e mi tocca tenermi un po’ di preoccupazione… Che avesse ragione quel mio amico là a non fidarsi di te?

Guarda qui: “Il fumo provoca più morti degli incidenti stradali”. Bene. Perché io non guido. Non ho la patente. E questo per esempio mi consente di bere, e tanto. Eh, sì: perché adesso sulle bottiglie ti scrivono “O bevi o guidi”… ma io, che tanto non guido, posso bere finché mi pare. A volte scrivono “bevi responsabilmente”… che è un po’ come dire “corri piano”, no? Come si fa poi a trattenersi, a bere responsabilmente? lo sai che questa roba “scalda il cuore” e ti fa sentire “il gusto pieno della vita”?

Ma la cosa più bella di tutte, per cui come cliente ti ringrazierò sempre, è questa cosa del gioco… il gioco d’azzardo! L’Italia è una repubblica giocosa, basata sul gioco! Be’, non è mica chic come il casinò, però tu gratti, vinci, speri, vinci un altro biglietto, rigratti, t’incazzi, me ne dia un altro và, rigratti, riperdi… C’è quello che se vinci ti dà la pensione tutta la vita, quello che ti trova il lavoro, quello che vinci il mutuo, quello che vinci un posto al consiglio regionale della Lombardia. Per tutto c’è la soluzione: basta grattare e sperare e non smettere di sperare né di grattare.

Che bello! E il videopoker poi… ultimamente lo stipendio me lo faccio dare in spiccioli direttamente così il barista non mi deve fare la moneta e poi… via! banconota (swiiiit!), pulsante (clack!), pulsante (clack!), pulsante (clack!)… perso! MERDA! Sarà per la prossima volta: banconota (swiiiit!), pulsante (clack!), pulsante (clack!), pulsante (clack!)… perso! MERDA!  Sarà per la prossima volta: banconota (swiiiit!), pulsante (clack!), pulsante (clack!), pulsante (clack!)… perso! MERDA! Sarà per la prossima volta: banconota (swiiiit!), pulsante (clack!), pulsante (clack!), pulsante (clack!)… perso! MERDA! Sarà per la prossima volta:…. a volte finisco lo stipendio così e il barista sorride… forse perché divento un po’ volgare.

Adesso ti scrivo proprio per questo, caro Stato: vedi mi trovo in un cattivo stato: non c’ho più soldi, mi vogliono sfrattare, il capo si lamenta che passo tutto il tempo al bar e allora ho pensato di rivolgermi a te: in fin dei conti sono un affezionato cliente… forse – vabbè –  non ho giocato molto “responsabilmente” però non è mica tanto facile… è un po’ come quando tua mamma ti dice “gioca ma non sudare, mi raccomando!”

In fin dei conti c’è bisogno, no?, della gente come me che fa girare l’economia? Se non ci fossero quelli come me che seguono i vizi di stato, come si farebbe? Quando hai bisogno tu mi aumenti i vizi, butti fuori una lotteria nuova e io ci sto tutte le volte… Be’ ecco, adesso avrei bisogno io… capita, no?

 

Nessuno.

Non mi risponde mai nessuno.

Ho capito va: quel che è stato è stato e i miei problemi me li devo risolvere da me… Barista! Dammi un altro grattino, va…

Questo è l’ultimo… o la va o la spacca!

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